Conrad Joseph - Racconti ascoltati by Conrad Joseph

autore:Conrad Joseph
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Letteratura inglese, Classics, letteratura, Classici, Fiction
ISBN: 9788897140016
editore: Alphaville Edizioni Digitali
pubblicato: 2010-09-13T22:00:00+00:00

L’ufficiale nero

(The black mate)

Moltissimi anni fa c’erano parecchie navi che caricavano al Molo, alla Darsena di Londra. Sto parlando qui degli anni Ottanta dello scorso secolo,(16) dei tempi in cui Londra aveva belle navi nei bacini in grande abbondanza, anche se non altrettanti begli edifici nelle sue strade.

Le navi al Molo erano abbastanza belle; stavano disposte l’una dietro l’altra; e il Sapphire, la terza dalla fine, valeva quanto le altre, e nulla più. Ogni nave al Molo, naturalmente, aveva a bordo il suo primo ufficiale. Altrettanto ogni altra nave in bacino.

La guardia ai cancelli li conosceva tutti di vista, senza essere capace di dire immediatamente, senza pensarci, a quale nave ogni particolare uomo apparteneva. Per la verità, i primi ufficiali delle navi che allora stavano alla Darsena di Londra erano come la maggioranza degli ufficiali della marina mercantile – una cricca di uomini pacati, che lavoravano duro, devoti, dall’aspetto poco romantico, che appartenevano a classi sociali disparate, ma nei quali l’impronta della professione cancellava le caratteristiche personali, che in ogni caso non erano molto marcate.

Quest’ultimo fatto era vero per tutti loro, con l’eccezione del primo ufficiale del Sapphire. Su di lui le guardie non potevano avere dubbi. Costui aveva un aspetto esteriore tutto suo.

Lo notavano in strada da grande distanza; e quando al mattino procedeva a lunghi passi lungo il Molo giù fino alla sua nave, gli scaricatori e i portuali che facevano rotolare le balle e spingevano le casse del carico sui loro carrelli a mano si dicevano a vicenda:

«Eccolo che arriva l’ufficiale nero.»

Quello era il nome che gli davano, da persone grossolane quali erano, che non sapevano apprezzare il portamento distinto di quell’uomo. E il chiamarlo nero apparteneva all’impressionismo superficiale dell’individuo ignorante.

Naturalmente, Mr Bunter, l’ufficiale del Sapphire, non era un nero. Non era più nero di voi o di me, e di sicuro era bianco quanto qualunque primo ufficiale di una nave nell’intero Porto di Londra. La sua carnagione era di quel tipo che non prendeva l’abbronzatura con facilità; e si dà il caso che sappia che il poveretto aveva avuto un malanno durato un mese proprio prima di entrare a far parte del Sapphire.

Da questo vi accorgerete che conoscevo Bunter. Certo che lo conoscevo. E, per di più, all’epoca conoscevo il suo segreto, quel segreto che... ma ora non importa. Ritornando alle sembianze personali di Bunter, non era altro che un pregiudizio ignorante da parte del caposquadra dei portuali il dire, come fece a portata del mio orecchio: «Scommetto che è un foresto di un qualche genere.» Un uomo può avere i capelli neri senza essere preso per un Dago.(17) Ho conosciuto un marinaio del Sudovest dell’Inghilterra, nostromo di una bella nave, che sembrava più spagnolo di ogni altro spagnolo che abbia mai incontrato in mare. Assomigliava a uno spagnolo in un quadro.

Fonti autorevoli ci dicono che questa terra dovrà essere alla fine eredità di uomini dai capelli scuri e dagli occhi marroni. Pare che già la gran maggioranza dell’umanità abbia i capelli scuri in diverse gradazioni.

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